TAGA DAY 2023: il resoconto della giornata

È stato un successo di partecipanti, contenuti e confronti il TAGA DAY 2023 Spot  Color Edition. All’appuntamento annuale di TAGA hanno partecipato più di 150 persone riunite presso le nuove aule dell’Istituto Salesiano S.Ambrogio di Milano. 

La giornata è stata aperta con i ringraziamenti agli ospitanti, con l’intervento di Don Sandro Ticozzi che ha ricordato quanto sia essenziale la stretta collaborazione tra aziende e scuola per una reale crescita dei nostri ragazzi, agli studenti dell’ITS Angelo Rizzoli del corso di packaging che hanno realizzato il test del TAGA LAB “Paracetacolor” ed agli sponsor, Colorgraf, Join, Sun Chemical, ed il supporto tecnico di GMG color ed Epson che, come ricorda il presidente Alessandro Mambretti sono, assieme ai soci, l’unica fonte di sostegno di TAGA. 

È Luca Morandi ad aprire i lavori parlando delle novità nei software ADOBE con la rimozione di molte librerie Pantone e dei cambiamenti introdotti dalla nuova formula guide. Morandi ha mostrato le differenze nelle ricette tra la versione 2022 e 2023 specificando che i dati digitali, unico riferimento oggettivo di Pantone, rimangono gli stessi ed ha ricordato ai partecipanti che le cosiddette mazzette sono solo delle guide di riferimento. Ha quindi posto proprio l’attenzione sul comunicare correttamente le informazioni colore affinché dalla fase creativa alla fase di produzione ci sia coerenza nella trasmissione delle informazioni. 

Carlo Carnelli ha fatto il secondo intervento proprio sulle modalità di trasmissione delle informazioni parlando dello standard di comunicazione CxF. Dopo aver ripercorso la storia di questo formato e l’approdo in ISO, ha spiegato nel dettaglio come questo sia uno strumento già utilizzabile per trasmettere tutte le informazioni necessarie sia per una corretta formulazione degli inchiostri sia per effettuare misurazioni in modo coerente. La relazione dettagliata e ricca di esempi ha fatto comprendere quante variabili intervengono nella stampa di una tinta spot e di come sia necessario avere tutte le informazioni affinché ci sia concordanza nel confronto dei dati, considerando che ad oggi è possibile trasmettere ognuno di questi.

Nell’intervento successivo Denis Salicetti ha mostrato nella pratica con applicativi Adobe ed altri tool proprietari come è possibile creare ed esportare librerie colore personalizzate ed assegnare le corrette informazioni nei files PDF affinché tutte le informazioni siano trasmesse ed utilizzabili. Nel corso della sua presentazione ha mostrato live come utilizzare le informazioni a disposizione  e di come il non corretto utilizzo possa creare problemi nel successivo controllo qualità. Denis Salicetti ha parlato anche delle evoluzioni del formato PDF 2.0 e delle integrazioni anche dei dati CxF direttamente in questo formato, cosa che oggi è realizzabile solo con software dedicati alla prestampa.

Dopo questi primi interventi tecnici è stata la volta di due testimonial di eccezione che hanno presentato i loro progetti di gestione delle tinte spot.

Barbara Figini, Packaging Development Manager di Lindt & Sprüngli ha presentato la difficoltà di gestire più linee prodotti, su diversi mercati internazionali, con molteplici fornitori; ha spiegato come i flussi di lavori poco basati sui dati, le incongruità nei sistemi di valutazione e la difficoltà a gestire i feedback impattava sul controllo qualità e sui tempi di produzione. Per ridurre le variabili ed avere un pieno controllo di tutte le fasi produttive hanno avviato un progetto che parte dalla adozione di standard di controllo per le quadricromie e definisce i colori spot tramite misurazioni e tolleranze già definite e inserite in capitolati tecnici delineati in ogni suo aspetto. In questo modo possono fornire agli stampatori files chiusi già verificati che devono essere stampati seguendo il capitolato e fornendo di ritorno i dati digitali del controllo qualità. Come ha spiegato Barbara Figini questo ha determinato un cambiamento nella gestione dei processi creativi interni, nelle regole di gestione delle commesse ed un impegnativo lavoro di ridefinizione degli stampatori in grado di soddisfare le richieste, con il risultato di una maggiore velocità nella messa in produzione ed una drastica riduzione delle contestazioni.

Luigi Meneghello, referente ufficio tecnico astucci e responsabile sviluppo stampa digitale di Palladio Group, ha presentato le difficoltà della stampa nel mondo farmaceutico legate ai rigidi protocolli applicati per questo mondo. La necessità di fornire ai clienti tutti i dati dell’intera produzione è un’esigenza primaria che richiede una gestione a monte in fase di definizione della commessa per le difficoltà delle richieste presentate e di adozione dei criteri di validazione. Ha spiegato come la necessità di avere un linguaggio comune di trasmissione e controllo delle informazioni colore sia per loro vitale e come, sulla base di questa esigenza, abbiano sviluppato un processo di lavoro che coinvolge tutti i sistemi di stampa presenti. Partendo da questo progetto e per cercare di rendere più consapevoli i propri clienti, stanno valutando un percorso di formazione che aiuti i clienti a comprendere come conciliare scelte creative e possibilità produttive.

Sulla scia di quest’ultima case history Enrico Galli, recordman che ha presentato 70 slide in meno di 30 minuti, ha illustrato con esempi e dettagli di informazioni come gestire le tinte spot all’interno di sistemi di stampa digitale e convenzionali ed avere un sistema di controllo qualità che possa utilizzare i dati digitali per misurare. Dopo aver spiegato come nei sistemi di stampa digitale si procede per simulazione e che in funzione dei gamut si è in grado di poter riprodurre solo un certo numero di tinte con dei Delta E accettabili, la soluzione per far convivere più macchine da stampa sotto un unico processo di controllo qualità richiede la digitalizzazione dei valori target e delle tolleranze accettabili. In questo modo è possibile trasmettere tramite dati CxF ai reparti creativi ed avere una produzione sempre sotto controllo.

Al rientro del pranzo, il TAGA DAY si è spostato sulla parte più produttiva condotta da Piero Pozzi che ha portato all’attenzione la necessità di avere dati chiari e completi per la formulazione degli inchiostri speciali. Come primo punto ha mostrato il lavoro svolto per dimostrare le differenze delle letture tra le Pantone Formula Guide 2022 e 2023 e ribadendo come queste siano solo delle guide visive mentre nella formulazione degli inchiostri si fa riferimento ai dati digitali delle tinte. Sulla scorta di questo ha mostrato come in pratica chi ha già uno strumento di misurazione recente è in grado di poter leggere il colore che si vuole copiare da un campione fisico e tramite i software a corredo sia possibile generare un CxF utilizzabile per le formulazioni. Ai fini della riproduzione corretta della tinta Pozzi ha focalizzato l’attenzione dei presenti sul substrato su cui si andrà a stampare e sulle impostazioni della macchina da stampa che deve essere pienamente sotto controllo. Sequenza di stampa, parametri di bagnatura, spessore del film d’inchiostro, tipologie di retino adottate sono solo alcune delle voci che necessitano di attenzione per poter ottenere una riproduzione nelle tolleranze in modo costante per tutta la tiratura.

L’ultima relazione della giornata ha riguardato i criteri di misurazione, argomento che è stato toccato da tutte le relazioni come oggetto di attenzione per avere una reale coerenza tra letture differenti. Luca Morandi ha spiegato la costruzione degli spettrofotometri, come questi funzionano, perché esistono diversi status di lettura M e come questi cambino la risposta di lettura. Per questo motivo, ai fini del controllo qualità è fondamentale conoscere in quale status viene effettuata la lettura per effettuare una comparazione dei dati coerente e come questo deve essere dichiarato nel momento in cui si trasmettono i dati spettrali di un colore.

La giornata si è conclusa con la relazione di David Serenelli sui lavori del TAGA LAB “Paracetacolor” che sono stati stampati dai partecipanti e letti nella giornata. Scopo del test era capire come venivano interpretate e stampate le informazioni fornite, un file PDF con colori spot e i dati CxF relativi, con ogni tecnologia di stampa disponibile. Il risultato, comparato con prove colore e con tirelle dei colori, hanno mostrato come malgrado i discreti risultati, ci sia bisogno di aumentare la cultura e la consapevolezza nella gestione di questi tipi di colori sulle varie tecnologie di stampa disponibili. 

Una giornata molto partecipata con un alto livello di attenzione dimostrato dalle numerose domande giunte nel finale e con la presenza costante per tutta la giornata dei partecipanti. 

Come è più volte emerso possono esserci diverse declinazioni per gestire le tinte spot in base anche alla struttura aziendale, le tecnologie presenti, le competenze specifiche,ma lo scopo della giornata è stato raggiunto: abbiamo mostrato il livello di gestione che si può raggiungere e quali possono essere gli sviluppi futuri. 

Nei progetti di TAGA Italia c’è l’idea di portare avanti il lavoro presentato tramite un gruppo di lavoro specifico che possa portare alla costruzione di un documento. Le informazioni e gli aggiornamenti saranno disponibili sul sito www.taga.it.

Le foto dell’evento

Un ringraziamento a RAFOGRAPH DI RAFAEL ALVES per le foto della giornata.

   

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